Gli uccelli del Parco del Ticino

Tutte le immagini sono state realizzate nell'ambiente naturale, con teleobiettivo 500mm e nel massimo rispetto dell'animale e del suo habitat; le fotografie ai nidi, in particolare, sono state riprese da capanni o ripari mimetizzati con l'ambiente circostante.

Lo schema di rappresentazione delle immagini nell'Album, ripropone quello originale del Libro del 1982, e segnala tutte le specie che all'epoca non erano state citate. 
Questo libro è stato il mio primo manuale per il riconoscimento degli uccelli del Parco.

Gli uccelli degli ambienti acquatici

Gli Svassi

Svasso maggiore - E' il più grande degli svassi e misura tra 46-48 cm.  In primavera si possono osservare le complesse cerimonie di corteggiamento. 

Svasso maggiore - Vive in acque stagnanti e  costruisce nidi vistosi. Nell'immagine possiamo vedere il pullo che si lascia trasportare tra le ali del genitore. 


Svasso maggiore - Immaturo. 


Svasso piccolo - Svasso di dimensioni più piccole, migratore e svernante. Predilige acque ferme, anche salmastre. Nel Parco non è facilmente osservabile, ma presente nelle zone prossime al Lago Maggiore. 


Tuffetto -  È più piccolo tra gli svassi, misura 24–29 cm,  Vive, preferibilmente, in lanche o stagni.

Tuffetto - Preferisce stare nascosto tra i canneti o nella vegetazione. Il pullo si accomoda al caldo sul dorso del genitore.

Gli Ardeidi

Comunemente chiamati Aironi sono tra gli uccelli più presenti e rappresentativi del Parco Lombardo della Valle del Ticino. sono specie di grosse dimensioni; il volo è caratterizzato dalla postura particolare del collo, che viene tenuto a forma di "S".

Airone cenerino - E' l'airone più grande tra quelli presenti nel Parco; l'apertura alare è di 170 cm. Si nutre di rane, girini, micro mammiferi, rettili e pesci. 

Airone cenerino - Nidifica in grandi garzaie, in cui possono essere presenti decine di nidi.  In primavera, con i piccoli  nel nido, il rumore è infernale. 

Airone rosso - Decisamente più raro rispetto al cenerino, ha dimensioni leggermente inferiori. 

Airone rosso - E' migratore e arriva in Italia per nidificare verso la metà di aprile.  I nidi sono posti apochi metri dal suolo, nei canneti o tra gli arbusti.  

Nitticora - Un tempo il più diffuso degli aironi, oggi meno presente, si vede  soprattutto nelle risaie. E' tra i più piccoli come dimensione. 

Nitticora - In questa immagine un esemplare immaturo, con una livrea completamente diversa rispetto a quella dell'adulto. 

Garzetta -  Il piumaggio è completamente bianco, si osserva in gruppi, anche piuttosto numerosi, lungo il fiume. 

Garzetta - Molto elegante sia nel portamento, sia in volo, ha abitudini simili a quelle degli altri aironi. 

Airone bianco maggiore (non presente nel libro del 1982) - Il piumaggio è candido, il becco è generalmente giallo e le zampe sono di colore nerastro.  

Airone bianco maggiore - Evidentemente non presente nel 1982, ora si può osservare sia presso il fiume, sia nelle risaie adiacenti.

Airone guardabuoi (non presente nel libro del 1982). Risulta presente nel Parco dal 1996. Oggi è diventato una presenza importante. 

Airone guardabuoi - Ardeide di taglia media. Nell'immagine con livrea riproduttiva, più colorata con piume arancioni sul vertice, sulla nuca e sul dorso.  

Sgarza ciuffetto - Airone di taglia media. Negli ultimi anni sono aumentate le osservazioni, lungo il fiume e nelle risaie adiacenti.  

Sgarza ciuffetto - Nel periodo riproduttivo  il becco diventa di colore azzurro. 

Tarabusino - E' il più piccolo degli aironi europei, molto timido, non è facile osservarlo tra i canneti. 

Tarabusino - Nel parco è presente sia nella zona prossima al Lago Maggiore, sia nelle lanche e nei canneti vicini alla confluenza con il Po. 

Gli anatidi  -  Le Anatre 

Alzavola maschio - E' un'anatra di piccole-medie dimensioni che possiamo osservare nelle lanche o nelle porzioni di fiume a lento scorrimento.

Alzavola femmina - Nel Parco è presente nelle migrazioni o nello svernamento ed è osservabile nel tratto Vigevano-Pavia.

Germano reale maschio - E' l'anatra di superficie più comune del Parco. Il dimorfismo sessuale è molto pronunciato.

Germano reale femmina - La femmina si occupa da sola alla costruzione del nido, che colloca nascosto tra i cespugli in prossimità dell'acqua

Moretta maschio - Anatra dall'aspetto inconfondibile e con evidente dimorfismo sessuale. Si può osservare nei periodi di passo, in particolare in primavera.

Moretta femmina - E' una specie molto gregaria e staziona in lanche e stagni. L'alimentazione è costituita sia da animali (anfibi, pesci, molluschi), sia da vegetali.

Moretta tabaccata - Si tratta di una piccola anatra tuffatrice, migratrice e svernante.

Moretta tabaccata - Nel periodo migratorio e durante l'inverno è possibile incontrarla, in particolare, nella zona del basso Verbano e alto corso del fiume Ticino.

Codone femmina - Migratore, sosta da noi durante le migrazioni, raramente in inverno. Non è facile osservarlo singoli esemplari sono stati individuati lungo il corso principale del Ticino e nelle vasche del torrente Arno..

Fischione femmina - Migratore, sosta da noi durante l'inverno. Può essere osservato anche in gruppi di diversi esemplari.

Fistione turco maschio (non presente nel libro del 1982). Migratore, qualche esemplare viene osservato nel Parco durante l'inverno, in particolare in prossimità del Lago Maggiore.

Fistione turco femmina, dimorfismo sessuale molto pronunciato.

Marzaiola -  E' molto raro che delle coppie si stabiliscano per nidificare; in passato ne sono state osservate alcune (ultima rilevazione rilevata nel 2014). 

Volpoca maschio - (non presente nel libro del 1982). Migratore, qualche esemplare sosta nelle acque del Parco durante l'inverno, ma non è frequente incontrarlo.

Cigno reale - La femmina depone dalle 5 alle 7 uova che vengono covate prevalentemente da lei - con la collaborazione del maschio - per circa 34/38 giorni.

Cigno reale (non presente nel libro del 1982) 

- Il cigno reale è la specie di cigno più nota ed è ormai presente in numero consistente nel Parco. 

Smergo maggiore maschio (non presente nel libro del 1982) -  Sono presenti poche coppie nel Parco, soprattutto nella zona dell'alto corso del Ticino e nel basso Verbano.

Smergo maggiore femmina - Lo spiccato dimorfimo sessuale, la forma del becco e i colori, lo rendono facilmente distinguibile.

Smergo maggiore femmina.

Rallidi

Folaga - Uccello gregario, è possibile osservarlo in lanche o anse del fiume, in gruppi numerosi.

Folaga - Se viene disturbata si leva in volo correndo sull'acqua. Nel Parco è una specie stanziale, osservabile tutto l'anno.

Gallinella d'acqua Maschio - Uccello che raramente vola. Ha colonizzato, oltre al fiume, anche tutte le zone umide delle campagne.

Gallinella d'acqua femmina - Esce dai cespugli e dai canneti per alimentarsi, se rileva il pericolo si nasconde immediatamente.

I Limicoli

Chiurlo maggiore - E' tra i più facilmente riconoscibili, grazie al suo becco ricurvo, che viene usato per catturare vermi e molluschi.

Chiurlo maggiore - Si può osservare nei periodi di passo nelle paludi. 

Pettegola - Si può osservare nei periodi di passo, lungo il corso del fiume o nelle paludi. 

Pettegola - Per me non è assolutamente facile distinguere i limicoli. L'identificazione la ottengo consultando il manuale... 

Cavaliere d'Italia (non presente nel libro del 1982) - Questa specie frequenta le risaie limitrofe al Parco sia nella migrazione, sia per la nidificazione. 

Cavaliere d'Italia - Si nutre di insetti, larve, crostacei e molluschi e vermi, che cattura setacciando il fondo limaccioso. 

Pantana - E' osservabile lungo il fiume o nelle zone palustri nei periodi di migrazione. Si nutre di insetti, larve, crostacei e molluschi.

Pantana - Nel Parco sverna in modo irregolare. 

Combattente-  Il suo nome dichiara un'indole combattiva, caratteristica del periodo degli amori. In questa fase la sua livrea si modifica, assumendo toni più vivaci. 

Combattente- Frequenta ambienti umidi, lanche, zone palustri, ma anche il corso del fiume. 

I Laridi 

Sterna  o Rondine di mare - L'offerta di cibo alla femmina è un comportamento tipico del corteggiamento.

Sterna  o Rondine di mare - Migratore, giunge dall'Africa e nidifica nei "ghiareti" del fiume in aprile. 

Gabbiano comune (livrea invernale) - E' diventato un assiduo frequentatore del Parco, vive in colonie, che a volte possono essere miste, con Sterne e Fraticelli.

Gabbiano comune (livrea nunziale)-Popolano anche le discariche, soprattutto d'inverno; in primavera si spostano sul fiume, nelle risaie o seguono i trattori mentre arano i campi. 

Gabbiano reale - Questo gabbiano di dimensioni medio-grandi, ha colonizzato anche il fiume come nidificante. Questa immagine è stata ripresa a novembre, sul ponte delle barche di Bereguardo.

La piccola avifauna acquatica 

Martin pescatore - La livrea dai colori così vivaci lo rendono subito identificabile. E' un solitario e non è facile osservarlo. 

Martin pescatore - E' più facile trovarlo lungo canali e piccoli corsi d'acqua, dove può pescare e trovare, sulle sponde, le condizioni ideali per nidificare. 

Gruccione - E' possibile osservarlo nei pressi delle cave o delle anse del fiume in cui si sono formate delle scarpate a causa dell'erosione, dove può trovare le condizioni adatte per nidificare. 

Gruccione - E' una specie migratrice, che in alcune annate ha formato delle piccole colonie localizzate nel Parco. 

Ballerina bianca - E' un camminatore, si muove velocemente sulle rive dei corsi d'acqua o sui ghiaieti del ticino. 

Ballerina bianca - Nel Parco è una specie sedentaria, nidificante, migratrice e svernante.

Migliarino di palude - femmina -  Frequenta zone umide e canneti. è una specie granivora, ma non disdegna piccoli organismi acquatici, bruchi e insetti. Migrante e svernante nel Parco.

Cannareccione - Frequenta gli stagni e le lanche che offrono canneti dove è più facile sentirlo che vederlo. Nel Parco è presente solo in primavera e in estate.

Uccelli del bosco 

Picchio muratore (non presente nel libro del 1982) - Chiamato così  perchè nidifica in cavità esistenti che modifica con il fango e la saliva per ridurne le dimensioni dell'ingresso.

Picchio rosso maggiore - Vive nelle zone boschive, dove nidifica nellecavità dei tronchi. Ha una dieta molto varia, larve d'insetti, uova e nidiacei di altri uccelli. 

Merlo maschio - Vive nei boschi, ma anche nei giardini di città. Distinguibile sia per la livrea, diversa tra maschio e femmina, sia per la classica "risata" che annuncia il suo volo verso il nascondiglio nei cespugli.

Merlo femmina - Originariamente migratore, questo uccello ha modificato le sue abitudini adattandosi a vivere tutto l'anno nel nostro territorio.

Pettirosso - Conosciutissimo frequentatore anche dei nostri giardini, sverna nel nostro territorio. 

Pettirosso - Al di là del suo aspetto ha un carattere vivace e battagliero se si tratta di difendere il proprio nido e territorio. 

Cinciallegra - Uccello stanziale che nidifica tra marzo e aprile nelle cavità degli alberi o in luoghi riparati. 

Cinciallegra - Si nutre di insetti, ma in inverno arricchisce la dieta con vegetali.

Cinciarella - Ha abitudini molto simili alla Cinciallegra. Ha colonizzato oltre ai boschi anche i giardini. 

Cinciarella -  Si nutre di piccoli invertebrati ma, durante l'inverno, non disdegna i semi.

Upupa (non presente nel libro del 1982) - Inserita tra gli uccelli del bosco, ma frequenta anche ambienti aperti, e terreni incolti con piccoli boschetti, ha una livrea unica e inconfondibile.

Upupa - E' una specie migratrice e nidificante che apprezza anche gli edifici rurali abbandonati per fare il nido e crescere i piccoli.

Ghiandaia - E' un corvide con una livrea molto variopinta. 

Ghiandaia - Colonizza le zone boschive, querceti in particolare.

Tordo bottaccio  - Vive nei boschi e si nutre prevalentemente di insetti, occasionalmente anche di polpa di frutta.

Tordo sassello - Più piccolo del Tordo bottaccio, vive nei boschi misti di conifere e latifoglie. Presente nel Parco solo nelle migrazioni e nel periodo invernale. 

Pigliamosche (non presente nel libro del 1982) - Vive nelle zone boschive, ma si adatta anche ad ambienti umani, come viali alberati, parchi e cimiteri; si nutre prevalentemente di insetti.

Verdone  - Vive nelle zone alberate, non troppo folte, si nutre prevalentemente di semi spaccati col forte becco, con particolare predilezione per quelli oleosi.

Fringuello maschio - Vive nei boschi e si nutre prevalentemente di semi, occasionalmente anche di polpa di frutta.

Fringuello femmina - Nel Parco è una specie ben diffusa, sedentaria, nidificante, migrante e svernante.

Codirosso spazzacamino  - Nel Parco è presente cone specie sedentaria, nidificante, migratrice e svernante. In inverno si spinge anche nei centri urbani.

Codirosso spazzacamino  - La specie è ben presente nel Parco e il numero degli esemplari sembra essere in espansione.

Codibugnolo - Piccolo passeriforme riconoscibile dalla lunga cosa e dal suo caratteristico verso. E' facile incontrarlo in gruppo.

Codibugnolo - Nel Parco è ben presente e dustribuito su gra parte della sua superficie. Nei boschi è una delle specie più facile da osservare

Fioraccino - Passeriforme di piccole dimensioni è una specie parzialmente sedentaria, migratrice e svernante. L'habitat preferito è il bosco, naturale o artificiale con abbondante sottobosco.

Fioraccino  - E' presente nel periodo riproduttivo e in inverno, con una maggiore concentrazione nella parte settentionale del Parco.

Regolo - E' uno degli uccelli più piccoli presenti in Europa. Nel Parco si osserva solo durante le migrazioni e in inverno. 

Regolo - Predilige boschi, parchi urbani e giardini. Nel Parco è presente in inverno lungo tutta l'asta del fiume.

Fanello femmina - Frequenta boschi radi con ampie radure. Frequenta il territorio del Parco solo durante le migrazioni e in inverno. Spesso lo si può osservare in aggregazione con altri fringillidi.

Rigogolo (non presente nel libro del 1982) - Altro uccello con una livrea splendida. Vive nei boschi, ma si adatta anche ai pioppeti ove siano presenti cespugli di sambuco, delle cui bacche si nutre. 

Falco Lodolaio  - Falco di piccole dimensioni 28-30 cm e apertura alare di 74-84 cm. Nidifica nei boschi. Caccia esclusivamente in volo e si ciba di piccoli ucceli e grossi insetti, come libellule e maggiolini.

Uccelli dei coltivi

Poiana - E' il rapace diurno più diffuso, misura circa 53 cm, con una apertura alare dai 110 ai 140 cm 

Poiana -  si ciba di piccoli mammiferi roditori, donnole, lepri e conigli selvatici, ma anche rettili, invertebrati e anfibi. 

Nibbio reale - E' un migratore regolare, arriva nei nostri territori tra marzo  e riparte tra settembre e ottobre.

HABITAT – 

Nibbio reale - Frequenta le pianure in prossimità degli  ambienti umidi - Misura 60 – 66 cm e ha una apertura alare di 175 – 195 cm. 

Nibbio bruno  - Ha una dieta simile alla poiana. Sverna in Africa subsahariana. 

Nibbio bruno - Frequenta gli ambienti umidi - Misura 55 – 65 cm e ha una apertura alare di 140 – 150 cm. 

Cornacchia grigia - Molto comune, è un indicatore del degrado del territorio, in quanto prolifera nelle discariche, dove trova cibo con facilità. Ha una grande capacità di adattamento.

 

Beccacino - Caratterizzato da un becco molto lungo e da una livrea che favorisce il mimetismo, predilige vivere in luoghi che hanno in comune l'acqua e il suolo molle; sono ottime le risaie, le marcite e i campi di granturco dopo il taglio. 

Pavoncella - Si può osservare sia nelle zone umide, sia nei campi. In volo effettua traiettorie incredibili. 

Pavoncella - In inverno si poteva osservare in buon numero nelle marcite, come in questa foto scattata nel 1980 presso la Sforzesca. 

 

Fagiano comune maschio  - Specie di origine centro-asiatica, introdotto in Italia fin dall'epoca romana. Si osserva lungo tutto il corso del Ticino; il numero di esemplari dipende molto dai rilasci e dalle morti nel periodo invernale. 

 

Storno - Si osserva in stormi di dimensione anche rilevante, effettuare evoluzioni di volo sincronizzato. frequenta ambienti diversificati, prediligendo terreni coltivati. 

Uccelli dei centri abitati


Tortora dal collare - E' una specie di origine asiatica, giunta in Italia intorno agli anni '70 del secolo scorso. Ha colonizzato le città, ed è presente nei parchi e nei giardini.

Gazza  - E' un corvide molto comune che frequenta i centri abitati. Ha l'abitudine di nascondere il cibo avanzato e oggetti colorati e luccicanti, per questo è stata chiamata "ladra". 

Passero domestico maschio - E' probabilmente la prima specie che si è abituata all'uomo, dal momento in cui ha cominciato a coltivare i cereali.

Passero domestico femmina - E' presente in grandi quantità nei centri abitati e nei coltivi.

Civetta  - Ha colonizzato le torri e i casolari abbandonati, ma anche gli anfratti negli edifici nelle città. Caccia generalmente di notte, ma nel periodo riproduttivo può essere avvistata anche di giorno.

I ritorni e i nuovi arrivi... 

Specie non presenti nel libro "Gli Uccelli del Parco del Ticino" (ediz. 1982), ma ora ritornati o presenti ma alloctoni (l'animale alloctono non appartiene ad una specie vivente da sempre in un determinato ambiente, definito autoctono)

Cicogna - Un gradito ritorno; la specie che si era estinta in Italia fin dal 1600, solo da pochi decenni è tornata stabilmente nella Pianura Padana. 

Cicogna - Ora nidifica in diversi punti del Parco dove si osserva con facilità, in particolare nei campi e nelle risaie circostanti.

Cormorano - Nidifica in diversi punti del Parco dove si osserva con facilità. 

Cormorano - Il numero di esemplari è notevolmente cresciuto negli ultimi due decenni.

Ibis sacro - Esemplari sfuggiti dalla cattività hanno cominciato a colonizzare il territorio a partire dal 2000.

Ibis sacro - Il numero di esemplari è notevolmente cresciuto negli ultimi anni e ha cominciato a nidificare regolarmente.

Ibis sacro - ha ormai preso pieno possesso del territorio.

Ibis sacro - Siamo a metà settembre, il "piccolo" ha ormai raggiunto notevoli dimensioni, ma continua ad essere imbeccato.

Gru - Sono osservabili durante le migrazioni in primavera e in autunno. 

Gru - Il 25 febbraio 2024 uno stormo di circa 50 esemplari è stato osservato nei cieli di Pavia. Il loro verso non poteva non attirare l'attenzione. 

Parrocchetto dal collare - Sono stati osservati a Pavia a partire dal 2011, mentre in Italia è presente dalla metà degli anni '90. Specie introdotta. 

Parrocchetto dal collare - Hanno colonizzato intere aree urbane. La loro diffusione potrebbe generare problemi, vista la velocità con cui si moltiplicano.

Parrocchetto monaco - Specie osservata a Pavia nel dicembre 2009, sembra sfuggita dalla cattività nel 2001.